Maimone
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- Pubblicato Lunedì, 22 Settembre 2014 07:02
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MAIMONE:
(di Stefano Ferrazzi): “L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Maimone, l'italianizzazione cioè del personale arabo Maimon o Maimun, col significato letterale di fortunato (vedi Fortuna e Fortunata): per la precisione, comunque, va notato che Maimon è anche un nome ebraico (sia sefardita che askenazita) e talvolta, allora, vi è la possibilità di una discendenza ebrea piuttosto che araba (a dire il vero, la distribuzione geografica dei cognomi Maimone e Maimoni rende più probabile un'origine araba). Ad ogni modo, un esempio famoso del nome Maimon viene proprio dalla comunità ebraica, con la figura del rabbino Moshe ben Maimon (nato a Cordoba, Spagna, nel 1135 e morto a Fostat, Egitto, nel 1204), che, ancora oggi, è ritenuto uno dei più grandi filosofi e pensatori della cultura ebraica (nel Medioevo, Moshe ben Maimon fu uno dei pochi filosofi ebrei ad influire sulla cultura non-ebraica). Per quanto riguarda i cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti”.
Il cognome Maimone è presente in 196 Comuni italiani, di cui 4 in Sardegna: Terralba, Olbia, P. Torres, Cagliari, tutti con un solo nucleo familiare. In lingua sarda su ma(i)mone(i) ha per lo più il significato di spauracchio, orco, fantasma. Io credo che per quanto riguarda l’etimologia del termine su mamon(e)i in lingua sarda, si debba risalire ad Al-Ma’mun, laqab (successore) del 7° Califfo arabo; governò la Umma (Comunità) Islamica dall’813 all’833. Diede grande sviluppo alla religione dell’Islam, creando biblioteche in molte città arabe per lo studio della filosofia araba e la divulgazione del Corano. Scatenò una vera e propria guerra contro la chiesa cristiano – bizantina.
È probabile quindi che il termine sardo Mamone(i) sia derivato dal Califfo Al-Ma’mun, dipinto a fosche tinte (orco, uomo cattivo, etc.) qui in Sardegna dai monaci greci. Crediamo inoltre che l’espressione: su mamoni de funtàna (l’uomo cattivo del pozzo), nominato dalle mamme sarde per spaventare i loro bambini perché non si affacciassero ai pozzi, per il pericolo da questi rappresentato, sia sorta in seguito alla guerra religiosa tra Al-Ma’mun e la chiesa bizantina.
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