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Baudi; Baudo

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BAUDI; BAUDO: 

(di Ettore Rossoni): assolutamente rarissimo, è del settentrione d'Italia; Baudini è distribuito in Lombardia; Baudino in Piemonte; Baudo in Piemonte ed in Sicilia; Baudone è specifico di Sarzana (SP), Baudoni, molto più raro.

Questi cognomi dovrebbero tutti derivare, direttamente o tramite accrescitivi o forme ipocoristiche, dal nome medioevale di origine germanica Baudus o dall'aferesi di nomi composti con bald (baldo, coraggioso), come Ubaldo, Teobaldo ecc.   Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo già in una pergamena del 1110: "...ipse post eum habuit, videlicet in hospite, in terris, in vineis, in paagio, in roagio, excepto feodo molendini quem Radulphus Baudus tenebat de eo...".

Per la storia della Sardegna ricordiamo Carlo Baudi di Vesme: storico. Piemontese di origine (Cuneo 1809), di nobile casato; frequentò a Torino le scuole dei gesuiti e si laureò in giurisprudenza nel 1830. Ben presto abbandonò la carriera giuridica per seguire la sua passione: gli studi storico – filologici. Fu amante della Sardegna e nel 1841 vi acquistò, nella valle del Cixerri, un terreno di 517 ettari, con l’intenzione di impiantarvi una fattoria modello, che purtroppo andò a monte, a causa delle caratteristiche poco adatte del terreno. Non si perse di coraggio e alcuni anni dopo acquistò un vasto oliveto vicino ad Iglesias. Fu inviato speciale di Carlo Alberto di Savoia, nell’isola, per condurre una indagine sulle possibili riforme dell’economia della Sardegna e soprattutto sui possibili miglioramenti fondiari. Queste sue esperienze furono pubblicate nel 1848 sotto il titolo di “Considerazioni politiche ed economiche sulla Sardegna”. In seguito abbracciò la carriera politica e fu per diverse volte deputato al Parlamento e poi senatore. Nel 1862, sotto la sua direzione, cominciò il regolare sfruttamento della giacimento minerario piombo argentifero della Monteponi. Non abbandonò mai la sua passione di storico, e collaborò alla collezione Monumenta Historiae Patriae. Si interessò anche di studi filologici, ma il suo nome è legato ad una opera favolosa per la storia della Sardegna: il Codice Diplomatico di Villa di Chiesa (Codex Diplomaticus Villae Ecclesiarum), che fu pubblicato subito dopo la sua morte, avvenuta a Torino nel 1877 (Di. Sto. Sa. di F. C. Casula). Nel nostro studio sui cognomi sardi, inoltre, facciamo spesso riferimento a tale opera, in nostro possesso. Nessuno col cognome Baudi risiede tuttora in Sardegna.

 

 

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