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SEZIONE SPECIALE > Del più e del meno  > BURRUMBALLA <

La Questione del "VANACA TERO TEMENO"

> Anaktos Qeros Temenosil recinto sacro della provvigione del re (re, inteso come padrone assoluto).

Premessa: il discorso parte dal ritrovamento, ad opera dell'archeologo Arthur Evans, delle tavolette di terra cotta rinvenute a Creta durante gli scavi del Palazzo di Cnosso, nel 1912. Nella diversa stratificazione delle ceneri del Palazzo, più volte incendiato, appariva chiaro che le tavolette portavano i segni dell'antica scittura lineare cretese, ma indecifrabili. Per la diversa stratificazione e rinvenimento, le tavolette furono distinte in lineare A e lineare B di Creta, quest'ultima dello strato superiore. Le tavolette portavano segni simili, ma che, per molti versi si distinguevano, nel  contenuto almeno a secondo della stratificazione. Nel 1939 a Pilo nel Peloponneso furono rinvenute altre tavolette simili a quelle di Cnosso e portanti gli stessi segni di scrittura lineare B. L'archeologo Evans morì nel 1941 prima di riuscire o addirittura di tentarne la decifrazione. Nel 1952 l'architetto Michele Ventris, archeologo dilettante, sospettando che la lineare B contenesse in sostanza la lingua greca arcaica, chiese l'aiuto del glottologo Jhon Chadwuick, docente della Università di Cambridge: i due in poco tempo trovarono la chiave dell'enigma, proprio nella frase Wanaca Tero Temeno: la lineare B di Creta contenava proprio la lingua greca arcaica. Qui chiudiamo il discorso archeologico e linguistico per aprirne un altro: quello che più ci interessa: il significato intrinseco della frase > Wanaca Tero Temeno > il sacro recinto delle provviste del re.

Il Wanaca Tero Temeno > Anaktos Qeros Temenos  è la chiave del dibattito, per il significato storico, sociale, economico, politico ed infine etico e religioso, che la frase ci fornisce.

Tale significato sancisce e conferma in tutti i sensi il Diritto della Proprietà Privata, sia essa collettiva, familiare o individuale. Tale Diritto è confermato sin dalla comparsa dell'uomo sulla terra, come individuo, come membro di una famiglia, come componente di una società o insieme di famiglie. Il principio è piuttosto rimarcato nelle antiche Civiltà Occidentali: Roma Antica ne basava il principio della sua etica, in tutti i sensi: Guai a chi attentava alla proprietà privata, dell'individuo, dell'intero stato. Nelle Antiche Civiltà occidentali del centro Nord Europa prevaleva il diritto collettivo, più che individuale. Tutt'ora in Germania si da a tale diritto una importanza collettiva o statale, più che strettamente individuale. Anche gli antichi Ebrei avevano il senso della collettività, più che dell'ndividuo: ma guai a chi attentasse a tale principio.

Ora però, superando le mie precedenti affermazioni, pur labili, superficiali ed incomplete,  voglio portare all'apertura del dibattito, voi tutti visitatori dei sito; voi che siete chiamati, di grazia, a rispondere alla questione di base: Il valore etico e quindi sociale, civile, economico e religioso, del principio del diritto della proprietà privata; che, guarda bene troviamo affermato, oserei dire a caratteri cubitali, nel Wanaca Tero Temeno, principio etico delle popolazioni Indoeuropee, che colonizzarono l'Intera Europa e parte dell'Asia, a partire dagli inizi del secondo millennio a. C. 

Per il momento vi propongo tre esempi classici su cui sviluppare la questione: 1) Romolo traccia il suo recinto privato, Remo oltrepassa i confini del recinto e viene ucciso dal fratello, profondamente offeso; 2) (secondo la mia libera interpretazione della Bibbia) Caino traccia il suo recinto sacro, Abele vi entra senza permesso e viene ucciso dal fratello; 3) (quello più importante e delicato) Gesù Cristo osa entrare, senza permesso, nel "Tempio", recinto sacro dei sacerdoti e viene condannato a morte.

Se pure Abele e Remo non avevano proprio il concetto della proprietà ed agirono per innocenza, il Cristo invece lo aveva e ben chiaramente stampato nella sua mente eccelsa: ma nel disegno etico - morale del Cristo non c'era posto per la Proprietà Privata!

N.d.R. Ora propongo a voi visitatori di comunicare, tramite la posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o tramite i moduli di contatto, le vostre impressioni, le vostre congetture, le vostre esperienze etc. Vedrete che il dibattito non si ferma qui, perchè si tratta di una questione senza confini, sempre aperta, e molto, molto difficile da chiudere!!! Siamo alla base della vita civile, sociale e soprattutto morale dell' Intera Umanità!

Partecipate!!!!! Vi ringrazio anticipatamente. Qualcuno mi darà del pazzo, ne sono certo!

Anch'io continuerò con le mie riflessioni e con esempi storici.

Giuseppe Concas.

 Alle origini: 

"Diverso tempo fa andai a visitare un mio lontano parente, al quale avevano amputato le gambe per una grave malattia, ed era in carrozzella, ma tutto sommato, bene di salute. Mi raccontò del ricovero e della lunga degenza in ospedale e della assistenza che a lui prestavano le suore, con le quali litigava, si fa per dire, sulla questione religiosa; manifestando lui, anche energicamente, la sua scarsa credenza nella opera mitigatrice dello Spirito Santo, ed evidenziando che l'arroganza e la cattiveria dell'uomo sulla terra è dovuta non altro che al fatto che tutti noi, uomini della Terra siamo figli di Caino e quindi del Male"! 

Le parole di quell'uomo hanno lasciato in me un punto di domanda, alla quale non sono riuscito ancora a rispondere, per lo meno in modo esauriente. Ma Caino era veramente malvagio? O era semplicemente un uomo?

Romolo uccide il fratello Remo perchè osa attraversare i confini del suo "Temenos", senza il suo permesso. Ma Romolo era veramente un malvagio, prepotente, egoista ed arrogante, o era semplicemente un uomo? La cosidetta "Romulea Gens" è quindi figlia del Male? Anche noi quindi siamo tutti figli del male!

Andiamo a riflettere su quanto riferisce la Bibbia (naturalmente per coloro che credono nelle sacre scritture alle origini della religione cristiana): Dio cacciando dal paradiso terrestre Adamo ed Eva li punì severamente per il peccato commesso, la cui natura è ancora tutta da accertare; li punì comunque per un atto di disobbedienza! Tale punizione però aveva un effetto estremamente benefico, per il fatto che metteva i primi due esseri umani e quindi l'intera Umanità che ne sarebbe discesa, davanti alla responsabilità più grande che ancora oggi hanno gli uomini della Terra, siano essi cristiani oppure no, > la distinzione netta del bene dal male, e soprattutto la Coscienza Umana! Ma è bene anche sapere che non tutti gli esseri della Terra hanno avuto, hanno oggi coscienza della propria Coscienza. O vi sono tanti che pur avendola la mettono da parte. Inoltre succede ancora. come è successo sinora che molti esseri umani hanno avuto ed hanno ancora la Coscienza confusa  da teorie religiose, ma anche politiche, sociali, civili, economiche e razziali che li fanno deviare dall'Umanità Intrinseca dell'Uomo!

Torniamo un po' alla domanda di base: il Wanaca Tero Temeno è il principio che segna indelebilmente la via da seguire per tutti i popoli della Terra? E' quindi la via del bene? O è quella del male? Qui nascono tanti punti interrogativi. Sta di fatto che le Questione del Wanaca Tero Temeno ha segnato tutta la Storia dell'Umanità, e continua a segnarla con litigi, lotte, guerre, e conseguentemente morti, stragi, veri e propri stermini ne sono il risultato. 

Gentili visitatori, comunicate il vostro parere, le vostre teorie, le vostre impressioni. Potete dire anche che sono matto da legare, che dico cose strampalate e senza senso, che sto dando i numeri, che sono da ricoverare: meno male che i manicomi  non esistono più! 

Però riflettete bene e date il vostro contributo alla  Questione, che non è semplice da risolvere. Pensate ad esempio a coloro che si appropriano del diritto di scelta (ad esempio politica, sociale ed economica), al vostro posto, superando inesorabilmente e senza ritegno alcuno i confini del Vostro Temeno. Pensate a quando un ladro entra in casa vostra a minacciare le vostre cose e la stessa vostra vita: quel ladro sta violando selvaggiamente il Vostro Temeno. Come rispondete > ammazzandolo! 

Ma allora il Wanaca Tero Temeno segna la via del Giusto e del Bene? 

La storia dell'uomo sulla Terra è fatta di invasioni, di lotte, di guerre e stermini per la conquista della terra, per appropriarsi del "Temeno" altrui, con la violenza, l'arroganza, la prepotenza!

Gli stessi europei, che pure si professavano "cristiani" nella'arco dei secoli hanno invaso selvaggiamente, nella maniera più cruenta possibile altri Continenti impossessandosi col "diritto" del più forte delle terre altrui e massacrandone i "padroni assoluti"!

Altra domanda fresca, fresca: "E gli immigrati che ormai quasi quotidianamente arrivano nella nostra Terra, anche se pacificamente,  secondo il parere di moltissimi italiani, attentano alla nostra economia, e attentano ai posti di lavoro dei nostri figli, non stanno forse attentando al nostro Temeno"? Ma allora è cosa Santa e Giusta difendere, a ferro e a fuoco, le nostre cose, il nostro Temeno o è sbagliato? Esiste  una via di mezzo? Forse quella indicata dal Cristo? Ma Gesù, nella sua predicazione, solo raramente indicava le cose terrene...la cose del Padre Mio, non sono le cose della terra!  E' ben chiaro che nella sua indicazione non c'è posto per il "temeno materiale", perchè Egli nel Temeno di Dio comprendeva tutti gli uomini della Terra, in un recinto sacro dove tutti sono uguali e dove tutti si amano senza distinzione alcuna, nel quale non esistono piccoli o grandi, neri o bianchi, ricchi o poveri ma solo persone umane. Ma il Progetto Divino indicato dal Cristo è solo qualcosa di irrealizzabile, una Utopia. E perchè? Forse perchè l'uomo è figlio di Caino?  Ha forse ragione quel mio parente paraplegico? A volte mi viene il dubbio, per il fatto che molto spesso quelli che si professano fermamente cristiani, son ben lungi dal rispetto del Verbo cristiano! 

Io penso di avere una Coscienza, che, per lo più, guida il mio comportamento: dico per lo più solo perchè dopo l'errore mi rimane il rimorso, ma se dovessi misurare il mio essere cristiano, inteso in senso morale, direi che lo sono solo in percentuale minima!. Domina in me il mio "temeno", con tutta l'arroganza e l'egoismo che esso racchiude! Non ci capisco più niente!!! Rinuncio ad essere cristiano, anche se non accetto la "secca" teoria di Giordano Bruno: Homo  Homini Lupus!

Eppure nel passato ci sono stati, e si suppone ci  siano nel presente e ci saranno nel futuro coloro che hanno rinunciato, rinunciano, rinunceranno al proprio "temeno" per gli altri; addirittura in certi casi si arriva al dono della propria vita per gli altri: eroi e santi; che in verità sono pochi, pochissimi! Ma intanto è sfatata le teoria del Bruno e le ipotesi del mio parente paraplegico lasciano il tempo che trovano!

Una domanda, che di frequente ci poniamo: "Che cos'è o chi è l'uomo"?

It'est s'homini ?                                                        Che cos'è l'uomo?

Scarèscis sa natura tua mortali                               Dimentichi la tua natura mortale

Ca tenis fillus dessa propia pasta                            Che hai fihli della tua stessa pasta

De ingenerai tui petza immortali                              Di generare carne immortale 

De fai cosas eternas sperasta?                               Di fare cose eterne tu pseravi?

 

Ita carràxu fais , miskinu animali,                            Quale fracasso fai, meschino animale,

Dannòsu prus ke s'acua crasta,                              Ancor più dannoso dell'acqua acida,

Barròsu, improséri, trasséri 'e mali,                         Arrogante, intrigante, maligno,

De no teni mai fini tui pentzasta?                            Di non aver mai fine tu credevi?

 

It'est s'homini? De imbidriu un'ampùdda,               Cos'è l'uomo? Un'ampolla di vetro,

Ki si segat assu primu pistu,                                   Che si rompe al primo urto,

E torrat a prùini, torrat a nùdda!                              E torna polvere, torna a nulla!

 

It'est s'homini? Miserinu e tristu,                             Cos'è l'uomo? Misero e triste,

Prenu 'e abbisòngiu, trastùllu 'essa sorti,                Pieno di disagi, trastullo del destino,

In sa tribulìa finas assa morti!                                 Nella sofferenza sino alla morte!

                                                 (Peppi)

Pensate però alla eredità lasciataci dai nostri, costruita con lotte, sacrifici, rinunce etc. In poche parole, chiunque attenti al nostro "recinto sacro", al quale non vogliamo assolutamente rinunciare, diventa un nostro accerrimo nemico!

Vi prego, rispondete; non lasciate a me tutta la responsabilità della risposta su un problema così difficile! Non voglio assolutamente influenzare le vostre opinioni, non voglio entrare abusivamente nel vostro "Temeno intellettuale".

"Ora tocca a voi"! (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

 

   

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